Cagiva 40°.……Al Bivacco stavolta si parla di una splendida quarantenne…per la quale confesso di avere un debole.
Sarà perché siamo coetanei, sia io che lei quest’anno festeggiamo i 40, o perché da ragazzino quando ne vedevo una mi procurava un’eccitazione che ancora oggi è forte come allora. Ricordo l’emozione di portarla a casa …in quel pomeriggio di settembre il breve tragitto sotto una leggera pioggerellina mi era sembrata un’impresa epica. Quella gioia lì non la scorderò mai….
A me come a molti altri quella gioia lì era stata procurata da una CAGIVA. Questo storico marchio italiano ha dispensato felicità tra tanti appassionati, piccoli e grandi motociclisti l’hanno amata come una bella donna e ancora oggi sognano ad occhi aperti. Si tratta di sognare perché della CAGIVA non è rimasto molto, a parte l’amore degli appassionati. Cagiva ha saputo coniugare le moto commerciali di piccola cilindrata alle imprese sportive di caratura mondiale. Tanti successi e tanti campioni tenevano legati altrettanti appassionati ad un marchio che riempiva di orgoglio. Nelle gare africane poi, noi appassionati degustatori di sabbie, vedevamo queste moto immense volare sulla dune e sognavamo anche con un cinquantino che ne richiamava le forme e i colori.
La serie “Elefant” e i grandi personaggi come Edi Orioli, Alessandro “Ciro” De Petri o Hubert Auriol rappresentano ancora oggi il simbolo di un’azienda e di un’epoca che ha segnato il percorso degli appassionati di rally-raid italiani e non solo. Siamo romantici noi amanti del tassello….i ricordi belli ci sembra di toccarli, anche se sfuggono come la sabbia nelle mani. E vorremmo toccare ancora moto come quelle, con lo stesso fascino e il batticuore di serie. Chissà forse in futuro CAGIVA ci restituirà un sogno….forse.
Le cose belle scivolano. Come sabbia nelle mani…..
Buona strada, dovunque stiate andando.
Rad Sherpa