Voglia di “Terra”……….  

Per gli Amici del Bear’s Garage, non è una novità il nostro amore per lo speedway che in questo progetto trova condivisione anche nella lontana “Giacarta meridionale”. Si, è proprio dalla lontana Indonesia che la crew di “Studio Motor” ha realizzato e presentato questo progetto che mixa un telaio home made ad un motore iconico della casa dei tre diapason come l’ XS-650. Officina nota per la realizzazione di cafè race e scrambler, utilizzando motori di varia geometria “Ducati, Kawasaki, Honda e Royal Einfeld”, hanno da tempo mostrato versatilità e competenza nei progetti ma di questa “Skinny” siamo rimasti affascinati.  A prima vista sembra una special gradevole con influenza Speedway Race anni “70 ma, ……. Ripassando il progetto ci si accorge di un lavoro incredibile fatto soprattutto nella sezione ciclistica della motocicletta.

Tolto il motore XS-650 “bicilindrico parallelo verticale” dalla moto donatrice, sono iniziati i lavori per realizzare il telaio che a differenza dei semplificati da Speedway, è pieno di soluzioni ingegnose e tutt’altro che banali. Tagliato i tubi e curvati secondo i dettami degli hardtail, la parte posteriore viene “sospesa” in attesa di definire il telaio centrale che secondo una geometria a doppia culla, mette in evidenza un doppio rinforzo a triangoli attorno al canotto. Un’ ammortizzatore verticale posto davanti al motore svela la sospensione posteriore tutt’altro che classica. In effetti un gioco di leveraggi con uniball al terminale ammortizzano il retrotreno rendendo utilizzabile la motocicletta anche su strada, diversamente destinata alla sola terra battuta.

Chiuso il rombo del telaio e inserito il motore, si possono collegare i bracci che passando sotto il basamento raggiungono il posteriore collegandosi all’ asse ruota in una proporzione incredibilmente elegante. Dove solitamente il perno ruota esce nei telai hardtail, qui è inserito un rinvio che sposta di qualche centimetro il vero asse ruota che a sinistra mette in evidenza la grande corona cromata. Con un supporto sella e supporti parafango degni di fluid-art, gli accessori iniziano a completare il progetto. Sopra al motore interamente revisionato  e lucidato nel pregiato alluminio Nipponico, un serbatoio fatto a mano con lamiera in alluminio di 3 millimetri rimanda ancora una volta agli anni “70 ove metalfake e filetti brillavano durante le notti di Battaglia” su terra. Un lavoro di verniciatura impeccabile eseguito da “69 Nerakatau” vede l’utilizzo di foglia d’ oro e pinstriping, mentre sigla e “engine series” si fanno notare sui fianchi del serbatoio.

Un carter al lato destro della moto, raccoglie batteria e accessori per il buon funzionamento del bicilindrico, mentre due cerchioni TK 19×2.50 ospitano coperture Shinko SR241-3.50-19. Con questo kit ruota la “Skinny” è pronta per qualche scorribanda notturna ma come si sa, per il traffico avere i freni “aiuta” come dice l’Amico Captain e quindi…………la scelta di un disco al posteriore e uno al’ anteriore completa la ciclistica della “Skinny”. Con due piastre strette, forcelle e riser in alluminio lucidato il progetto viene completato da impianto luce street legal “Juge”.

Sicuro che la “Skinny” è apprezzata da tutto il mondo kustom, mi piace pensare che sia un modo per cercare e trovare entusiasmo e voglia di fare nonostante questo 2020 pare proporre il contrario.

Complimenti agli Amici di Studio Motor, rimaniamo in attesa della prossima special.

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