Hide a Yokohama 2018……..

2 Dicembre 2018, il centro esposizioni “Pacifico” di Yokohama apre le porte al 27th Annual Yokohama Hot Rod Show e le più belle realizzazioni custom del mondo appaiono come per magia in un evento organizzato da MOON EYES Jp, da vivere tutto di un fiato in una giornata dal tramonto troppo veloce. Molti i Customizer Giapponesi ovviamente ma anche tanti invitati da tutto il mondo a confermare il dinamismo del patron di Moon Eyes Mr. Shige Suganuma che con grande passione gestisce il logo dagli “Occhietti” più cool del pianeta.

Protagonista fisso ad ogni evento il Giapponese Hideya Togashi di HIDE MOTORCYCLE che ogni anno presenta progetti essenziali con dettagli maniacali proprio come piace a noi del Bears Garage. Per questa 27^ edizione, la scelta del motore è “caduta” su un Iron che Hide ha sapientemente inserito in un telaio rigido dalla finitura Nichelata che ricorda i telai delle moto da Speedway del’ Est Europa anni “70. Come dichiara lo stesso Hide le scelte di questa moto sono fatte prestando attenzione allo stile ma anche valutando un uso stradale che permetta al proprietario l’ utilizzo della Iron per le scorribande con gli Amici.

Escluso il nero dei gruppi termici, sella e inserti azzurri filettati, Hide decide di evidenziare i materiali nobili quali alluminio e acciaio con pallinatura e cromatura infondendo alla moto un concentrato di grigi metallici, che mixati alle parti lucidate con alterazione termica degli scarichi rendo l’Iron  “sobrio” e “sexy”. La carenatura anteriore ove alloggia il faro, è un inno alle tabelle porta numero degli ovali e lo scarico a destra conferma il DNA “Fast and Left”. I silenziatori splendidi rendono “Street Legal” il mezzo mentre un porta targa un po’ “Naif” avvolge la trasmissione primaria sormontato da una gemma Rossa.

Le grafiche sul serbatoio che racchiudono l’acronimo del’ officina di  Kanagawa, Jp, sono ispirate a quelle della factory anno 1933 presenti sul serbatoio del’ olio rigorosamente cromato. La seduta essenziale di un minaccioso nero sormontato da 18 borchie cromate, è opera del’ Atelier Giapponese Cherry fido partner di Hide Motorcycle.

Con un Kick Start classico “molla a vista” l’ Iron è pronto e può correre libero per le strade d’ oriente girando a sinistra “proprio come piace al Belli”6”  ma… quella è un’ altra storia.

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http://www.hidemo.net

http://www.ateliercherry.com/home.html

 

47° Race a Bogotà…………

Forse il nome della città di Bogotà è associato troppe volte e problemi o meglio a costumi non proprio legali ma è bello sapere che nella bella città Colombiana molte persone vivono di Lavoro, Passione, Cultura e Corse proprio come piace a noi del Bears Garage.  In effetti una bella storia legata al sogno di Ricardo Mejia ha portato le competizioni nella città nel’ anno 1971.

Il progetto indubbiamente molto ambizioso, è stato lanciato organizzando una gara che vedeva tra i Piloti invitati campioni internazionali di Formula 1 come Graham Hill “Campione del Mondo nel ”62 e “68, Derek Bell diventato poi leggenda nel’ endurance e altri che resero quella giornata epica per un popolo che poteva solo da lontano questi eventi motoristici e che sperava di portare il Gran Premio di Colombia proprio nella capitale Bogotà.

Dopo questa gara inaugurale, il circuito ha dato spazio ad una seria di campionati “minori” che tipo monomarca che hanno dato vita a incredibili con auto “popolari”. Rivedere oggi quelle foto e pensare che sono state le prime auto per molti di noi…… rende tutto molto romantico ed salta il valore per la passione delle corse a livello mondiale.

Gli anni passano e il circuito diventa la palestra nazionale per Piloti “moderni”,  lo stesso velocissimo Pablo Montoya ha percorso molti chilometri dimostrando il suo DNA-Race e confermandosi quel pilota veloce che tutti conosciamo. Forse meno risonanti ma comunque altrettanto veloci, nomi come Jorge Cortés, Ricardo ‘Cuchilla’ Londoño e  Jaime Vásquez  sono scritti sul Muro del Box a memoria di un periodo felice per l’ automobilismo Colombiano.

Il sogno di portare una tappa del campionato mondiale di Formula 1 a Bogotà magari inserendolo tra Brasile e Messico sfumò e nonostante gli sforzi e la grande passione il circuito “Riccardo Mejia” chiude i cancelli nel 1978. Dopo un periodo che vedeva solo gare su circuiti cittadini, si è inaugurato il circuito attuale di Bogotà che è  l’ Autodromo di Tocancipá (1982), ma……….. questa è un’ altra storia.

Dedicato a tutte quelle persone che vivono di passione per il proprio paese e per le corse.

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Info e Foto da; http://www.motor.com.co