“The Grudge”.di Bugs…….

C’ è chi sostiene che una Hot Rod non ha anima se non è “costruita” dal suo proprietario, se c’ è un fondo di verità in questo “Bugs” all’ anagrafe Pascal Jarrion ne è la conferma. Ideatore della Ford del “35 Ruby Deluxe premiata come “Kustom of the Year di Goodguys nel 2010” realizzata in collaborazione con Holliwood Hot Rod Calif. Dopo alcune settimane di pura euforia per il grande riconoscimento, Bugs subisce il furto della meraviglia color rubino e possiamo immaginare lo stress per questo evento nonostante si sia risolto con il ritrovamento della Kustom Car illesa e splendida.

Bugs decide comunque di venderla e un nuovo fortunato proprietario arriva nel 2013 lasciando il ricordo di quella creazione all’ Artista francese di stanza in California. Ma come possibile non vivere un’ altra emozione Hot Rod per Bugs ??………Talentuoso Artista, Pittore, Scultore e Tatuatore con un percorso artistico maturato nella fucina inglese che è Londra per poi trasferirsi nella calda California, Bugs per il nuovo progetto individua una meccanica del 1931Roadster” e ancora una volta la scelta del partner per realizzare il suo progetto “cade” sull’ officina Californiana Hollywood Hot Rods. 

Bugs è consapevole di essere un grande Artista ma anche che le meccaniche perfette hanno bisogno di conoscenza e sapere ecco perché “Partner buono non si cambia” e il nome di Troy Ladd torna sotto il“bull’s eye”. Ed è proprio dall’ officina di Troy che è emersa questa base Roadster “un progetto abbandonato” che con l’ Arte di Bugs prenderà vita in pochi mesi. Bugs ha in mente una Hot Rod meno impegnativa della sontuosa “Ruby Deluxe “ ma  l ‘Arte non deve mancare, ed ecco tornare l’ Art Decò che tanto è cara al Artista che inserisce dettagli incredibili e realizzati interamente a mano a sorpresa dello stesso Troy. Qui le tecniche Old Skool riemergono e strumenti tradizionali da “banco” rendono ogni dettaglio una piccola scultura incastonata nella scocca di una delle Roadster più cool di sempre.

Con un “Dashboard” proveniente da una Oldsmobile del 1951 posizionato sotto il parabrezza in posizione centrale e arricchito di metalli nobili come Ottone e Bronzo, l’ interno diventa un viaggio nel periodo artistico più affascinante della Francia degli anni “20. L’ inserimento di cartelle scolastiche trovate in “patria” da Bugs e inserite nei pannelli confermano il forte legame dell’ Artista alla sua Francia.

Per fermare il potente Chevy 350 otto cilindri, si inseriscono grossi freni a tamburo provenienti da una  Lincoln del 1938 mentre per illuminare la strada due grossi fari smontati da un Truck Buik del “28 aiutano Bugs nella guida notturna. Molti i dettagli meccanici di razza e provenienza race vengono scelti e inseriti da Troy nella Roadster in modo da rendere veloce e sicura la guida quotidiana di Bugs che su cerchi Studebaker del “35 e gomme Excelsion può correre sulla sua  “The Grudge”.

Parleremo delle opere d’ Arte pittoriche e scultoree di Bugs molto presto………

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Foto e Info da; http://www.hotrod.com

L’ Arte di Craig………..

Contea di Lake, Illinois.
E’ qui che Craig Rodsmith vero Artista del metallo arrivato dalla lontana Australia attualmente lavora e realizza le sue Opere.
Opere perché Craig oltre ad essere un abile capo mastro per costruzioni, è pittore e Artista con un talento per il design che esprime nei suoi progetti a due ruote che in pochi anni sono diventate oggetto del desiderio di molti appassionati degli States.
Già noto per la sua Aquila di Mandello “vitaminizzata” con un turbo, Craig non si fa attendere e dopo un rewind della sua prima motocicletta “una BSA del ‘57 avuta quando aveva solo 12 anni” eccolo presentare la Corps LégerCorpo di luce” su BSA Bantam 150. Il nuovo progetto prevede proprio una meccanica della “Birmingham Small Arms” e proprio come per uno storico fucile leggero della Factory Inglese si presenta sottile come un proiettile, progetto condiviso con Bobby Hass con destinazione il nuovo museo “Museo Hass Moto”.
La linea ricorda una bicicletta da pista e le grandi ruote realizzate da Craig “non senza difficoltà” per ospitare i pneumatici da 28″x3/ che le danno un fascino anni “20 molto sexy, il telaio interamente costruito in alluminio compreso le forcelle anteriori, avvolge il piccolo motore lucidato da Craig e il manubrio esce dal supporto fanale a “collo di lupo” ricordando le moto Sovietiche degli anni “50 ma sicuramente più snello ed elegante. Un piccolo inserto in pelle che ricorda una sella da fantino da galoppo, indica la posizione “ideale” al fortunato Raider.
Visto la modesta cilindrata, Craig affida l’ arresto del mezzo ad un piccolo e “solo” freno posteriore a tamburo comandato da un’ asta diretta manco a dirlo lucida come il resto della meccanica.
Sicuramente non un mezzo che richiede commenti su prestazioni o numeri di potenza ma una vera opera d’ Arte in movimento di quelle che tanto piacciono a noi del Bear’s Garage…………. Grazie Craig !

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Foto da; Bike Exife: http://www.bikeexif.com/