Foto da; httpsmadrussiandoc.tumblr.com
Categoria: Auto
Da Radio-Bivacco “3
Cagiva 40°.……Al Bivacco stavolta si parla di una splendida quarantenne…per la quale confesso di avere un debole.
Sarà perché siamo coetanei, sia io che lei quest’anno festeggiamo i 40, o perché da ragazzino quando ne vedevo una mi procurava un’eccitazione che ancora oggi è forte come allora. Ricordo l’emozione di portarla a casa …in quel pomeriggio di settembre il breve tragitto sotto una leggera pioggerellina mi era sembrata un’impresa epica. Quella gioia lì non la scorderò mai….
A me come a molti altri quella gioia lì era stata procurata da una CAGIVA. Questo storico marchio italiano ha dispensato felicità tra tanti appassionati, piccoli e grandi motociclisti l’hanno amata come una bella donna e ancora oggi sognano ad occhi aperti. Si tratta di sognare perché della CAGIVA non è rimasto molto, a parte l’amore degli appassionati. Cagiva ha saputo coniugare le moto commerciali di piccola cilindrata alle imprese sportive di caratura mondiale. Tanti successi e tanti campioni tenevano legati altrettanti appassionati ad un marchio che riempiva di orgoglio. Nelle gare africane poi, noi appassionati degustatori di sabbie, vedevamo queste moto immense volare sulla dune e sognavamo anche con un cinquantino che ne richiamava le forme e i colori.
La serie “Elefant” e i grandi personaggi come Edi Orioli, Alessandro “Ciro” De Petri o Hubert Auriol rappresentano ancora oggi il simbolo di un’azienda e di un’epoca che ha segnato il percorso degli appassionati di rally-raid italiani e non solo. Siamo romantici noi amanti del tassello….i ricordi belli ci sembra di toccarli, anche se sfuggono come la sabbia nelle mani. E vorremmo toccare ancora moto come quelle, con lo stesso fascino e il batticuore di serie. Chissà forse in futuro CAGIVA ci restituirà un sogno….forse.
Le cose belle scivolano. Come sabbia nelle mani…..
Buona strada, dovunque stiate andando.
Rad Sherpa
Snap-On…..
COE “39 per Pete…..
Questo Ford COE del “39 ha mostrato negli anni molti “Vestiti” ma questo ultimo “Look” ha raggiunto livelli “Celesti” per un Kustom di livello mondiale. Se a questo aggiungiamo il nome di Pete Chapouris la questione si fa seria e le immagini lo confermano. Questo progetto ha inizio nel 2010 quando Barron Guss “attuale proprietario” lo vede in vendita sul web e decide di acquistarlo per il progetto kustom della vita. Barron, affermato Manager residente alle Hawaii e appassionato di auto e di corse da sempre, condivide con la rinomata officina Californiana So-Cal Speed Shop il progetto supervisionato dal’ indimenticato Pete Chaporius.
La scelta di stravolgere il mezzo partendo dal telaio fortemente modificato e dalla posizione del motore, non è frutto di una “malinconia” per creare l’ effetto Wauuuu ma…….. una scelta tecnica per portare i concetti di un mezzo da corsa su di un COE del 1939 ad alte prestazioni. Obbiettivo raggiunto, spostato verso la parte posteriore del telaio il motore, mette in evidenza il grosso compressore BDS8-71 lucidato a dovere. Naturalmente tanta potenza vuole uscire dalle camere super compresse e per questo la ciclistica prevede particolari con Geometria IRS Corvette di ultima generazione, sospensioni airbag a compensazione e un impianto frenante in grado di fermare un “Boeing 777”, mettono a terra il bellissimo COE del “39.
Alla verifica tecnica questo pick up dal’ aria minacciosa risulta bilanciato sugli assi con una percentuale del 50/50%, questo rende la guida del mezzo precisa e senza strani comportamenti allo sterzo, scelto tra le eccellenze da LimeWorks “Carson-Ca”. Con ruote a raggi Wheel Vintiques e pneumatici in linea con l’ epoca ma di mescola odierna, il COE è quasi pronto. Uno sguardo agli interni che si presentano in tono con il colore esterno in una pelle pregiata di provenienza Italiana, inserita sapientemente dal maestro degli interni Gabe Lopez abbinata a strumenti Classic Instrument-Ca. Inutile ricordare la presenza di aria condizionata per un pick up di questo livello.
L’ immenso lavoro di carrozzeria che si fa ammirare per eleganza e proporzioni al pari dell’ arte e di Mickey Larson “Twins Coaches” che ha steso sulle lamiere interamente preparate a mano da So-Cal il verde oliva metallizzato abbinato e nero per quella meraviglia che vediamo nelle foto di Eric Geisert.
Complimenti a Barron per aver voluto questo progetto e …. Grazie a Pete Chaporius per aver dato tanto a questo mondo speciale che è l’ Hot Rodding.
Bear”34
Foto di; Eric Geisert
Fonte; www.hotrod.com
T-Bucket…….
The Wall…………
2CV-Rod…….
Nice Days………
Video da; YouTube.com
Pete………..
Big Bertha al SEMA…………
Il suo nome è Big Bertha, ha una storia incredibile e proprio mentre scrivo questo post sta “navigando” verso gli States per partecipare al SEMA 2018. La sua storia inizia nel 1955 quando il governo Olandese acquista dagli USA una meccanica “alleggerita” di Chevrolet che in seguito fa attrezzare a mezzo anti incendio da ditta specializzata Europea. In servizio dal 1957 al 1977, il valoroso truck ha contribuito alle esigenze della comunità prima di essere fermato per raggiunti limiti di età.
Quando il destino del mezzo sembrava segnato entra in scena Wesley che strappa questa meraviglia meccanica alle grinfie della pressa per rottami, portandolo in un piazzale con intento “un giorno” di restaurarlo. Titolare della Cobblestone Customs di Berlare in Belgio, Wesley de Saedeleer dice di aver modificato ogni mezzo sin da piccolo e per questo Chevy non ha fatto “differenze”. Con una struttura costruita praticamente in opera sul telaio, sembrava impossibile ogni tipo di customizazione ma la fantasia e l’ ingegno del Belga hanno confermato il contrario.
Vuotato il Chevrolet, Wesley inserisce un motore di nuova generazione “Duramax-Turbo D” e una trasmissione “Allison” fa muovere le ruote in alluminio billet prodotte da “Radical Wheels”, con un diametro da 24” sono state ricavate dal pieno in oltre 150 ore di lavoro. Le sospensioni pneumatiche Brabant Customs, trasformano Big Bertha da Aspirapolvere Gigante a Camion Officina per “assistenza meccanica” e con impianto Air-Conditioned il fortunato meccanico può entrare in servizio nell’ abitacolo più “Cool” dei Paesi Bassi in zero attimi.
In esposizione presso lo stand di Voodoo Ride al SEMA, Big Bertha e il talentuoso Wesley animeranno sicuramente l’ evento 2018 e faranno invidia ai Fire Man di tutto il mondo. Grazie a Wasley per questo “Salvataggio” e per tutto il lavoro svolto dando a Big Bertha una seconda vita………………..
Bear”34
Foto da; http://www.cobblestone-customs.com/