In vacanza col Viking……

In questo momento dove molti di voi sono in vacanza o si apprestano a partire, un piccolo post su un mezzo Cool destinato a questo appuntamento. Tutto il progetto realizzato dal’ architetto Will Winkelman di Portland, “gira” su una meccanica Chevrolet Viking del “59 precedentemente utilizzato come scuolabus. Il cliente ha le idee chiare e vuole un mezzo dal DNA classico, un carattere raffinato in stile anni “60 “probabilmente i preferiti dal cliente di Will”. Un mezzo con il quale inoltrarsi nella natura per gite e vacanze al’ insegna del relax da condividere e ricordare.

Dopo un restauro accurato della struttura esterna che sentiva le miglia degli anni, il Viking lascia lo squallido bicolore a vantaggio di un meraviglioso color verde menta satinato, che senza fronzoli cromati avvolge le curve del Chevrolet ora pronto per ricevere l’ allestimento interno. Dopo aver inserito impianti idraulici, elettrici e sonori lo space viene rivestito con un luminoso colo beige, e un pavimento in pino recuperato che si fonde con gli arredi disegnati e realizzati da Will in quercia bianca. Sembra di entrare in una camera di hotel anni “60 e anche se l’ impatto appare un po’ kitsch basta poco per apprezzare gli arredi e i dettagli come le lampade, i tessuti e i metalli “supporti tende e  rubinetti”.

Le varie possibilità dei divani che si trasformano in letti per gli ospiti, sono state studiate e realizzate da un noto costruttore di imbarcazione che contattato da Will ha mantenuto elegante e funzionale lo spazio dei “villeggianti”. Con una meccanica fatta a nuovo e relativi rinforzi del telaio, questo Chevrolet Viking realizzato nel 2012 dopo 6 anni è pronto per fare il giro del mondo …… chiaramente è sempre una questione di tempo e di ferie.

Buona vacanza a tutti dal Bear’s Garage.

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Foto dal web; Google.com

 

Jungle Jim…………

Jungle Jim all’anagrafe Russell James Liberman classe 1945, forse non il dragster più veloce  degli anni “60 e “70 (posizionato al 17° posto tra i 50 Piloti più veloci). Ma talentuoso e grande Show Man ha partecipato ad oltre 100 eventi l’anno, Convention, Reunion e Gare in tutto il paese “ignorando” il rigido cartello del campionato NHRA. Pilota “Rappresentante” il marchio Chevrolet inizia la sua carriera gareggiando  nella divisione Stock di Fremont Raceway nel 1964 passando in seguito alla guida di “Funny Car” nel 1965, con unico obbiettivo……..mai sollevare il piede dal Gassss !!!.

Nel 1967, un tour lo portò a “spasso” per tutti gli States e nonostante i suoi tempi fossero attorno agli 8 secondi sul ¼ di miglio mentre altri Dragracers “volavano” verso i 7 secondi, Jim guadagnò una popolarità che gli rimase unica e che condivise con la “Pimpante” Pam. Sua compagna che lo guidava fino agli istanti prima dello start indicando la posizione migliore sul dove mettere i grossi pneumatici dopo il Bornout e assicurandosi che ogni elemento del Drag fosse al suo posto.

Due personaggi che la “popolazione” dragster degli anni “60 e “70 ricorda con grande simpatia ed affetto, tra le vittorie brillante fu la Summernationals del 1975 ad Englishtown, nel New Jersey periodo dove la sua notorietà aveva raggiunto il massimo. Sposnsor del calibro di Chevrolet, Manley, Castrol, Revell’s, Cragar solo per citarne alcuni, supportavano il suo team perché unico. Jim passa una vita con un “Butterfly” tra le mani a caccia di secondi e velocità mentre il nero bitume corre sotto i grossi pneumatici ma……………… Il destino lo attende il 9 settembre del 1977 su una statale della contea di West Chester, in Pennsylvania, a bordo della sua Chevrolet Corvette del 1972 viene coinvolto in un incidente con un Autobus e l’ impatto non lascia scampo al Pilota della NHRA.

A oltre 40 anni dalla sua scomparsa, nel mondo del Drag Racing Jim viene ricordato in eventi e con auto moderne a suo tributo. Forse il miglior modo per ricordare una vita in velocità proprio come piaceva a Jim.

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Foto dal web; google.com

 

 

Arriva “Radio Bivacco”……..

Amici del Bear’s Garage ben trovati, proprio mentre alcuni di voi stanno organizzando il Viaggio dell’ anno e altri sono di ritorno, vi comunico che una nuova rubrica ci farà compagnia in questo nostro spazio e lo farà con notizie Da-Radio Bivacco a partire da oggi. Sì….. il Blog come sapete è uno spazio dove chi si sente del Bear’s Garage può vedere, leggere e condivide quello che abbiamo in mente e per viaggiare la mente assieme al sapere diventano componenti fondamentali. Per questo l’ Amico Rad Sherpa ci racconterà storie di Viaggi e Sabbia quando la sera dal “Bivacco” riposa e ci racconta delle giornate che………………………………

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Foto da; Google.it

 

Da Radio-Bivacco “1

DESIDERIO DI DESERTO

Sullo scaffale di quella libreria nella quale mi ero abbandonato a perdere la cognizione del tempo, come ho sempre amato fare, quell’uomo in sella al suo dromedario mi fissava dall’alto di quella duna immerso in quel cielo blu. Perfetta sintesi di eleganza e vita selvaggia.

Quel libro catturò la mia attenzione in un lampo. Quell’immagine  mi rapì subito e quando lessi il titolo capì che certi incontri non sono mai casuali: “Desiderio di deserto”. In quel momento nessun altro testo avrebbe potuto riassumere meglio il mio stato d’animo. Alain Laurent, saggista avventuriero innamorato del deserto, in questo libro ripercorre i paesaggi e le meraviglie naturali del “deserto dei deserti”: il Sahara.

Questo francese che immagino un tipo un pò sopra le righe, di mestiere sarebbe filosofo, ma non fa tante chiacchiere quando si tratta di esplorare deserti, visto che ha viaggiato a lungo per quasi tutti i deserti del mondo. Il vecchio Alain mi ha accompagnato verso le dune più lontane, consacrando la mia attrazione verso l’oceano di sabbia, che sin da bambino sognavo seguendo le avventure dei grandi rally-raid in terra africana. Un francese dicevamo…beh avremo modo di parlare spesso di francesi in questa rubrica…si ragazzi il deserto è cosa loro, mettiamoci l’anima in pace! Hanno guidato per decenni il mondo occidentale alla scoperta dell’Africa e dei suoi deserti…. Molti personaggi che hanno segnato l’epoca moderna delle avventure nel deserto sono francesi. Mi riferisco ovviamente ai grandi della Paris Dakar ma non solo.

Molto prima che il grande Thierry Sabine ci regalasse il grande sogno della Dakar, altri suoi connazionali avevano iniziato a cimentarsi in imprese folli con mezzi altrettanto folli tra le terre e le sabbie africane. Ritorneremo sull’argomento non appena le mie ossa avranno smesso di scricchiolare nel sacco a pelo…..è ora di dormire. Al fuoco pensateci voi e buona strada dovunque stiate andando.

Al prossimo bivacco

 Rad Sherpa