Da corsista a meccanico di bici: la storia di Roberto…

Il corso Masterclass in meccanica ciclistica di Bikeitalia si dimostra sempre più come il corso più professionalizzante in Italia per quanto riguarda l’avviamento di una propria attività nel mondo delle bici. Un’altra attività imprenditoriale che ha come modello di business la bici è stata aperta dopo la partecipazione a questo corso: si tratta del negozio Bear’s Garage di Roberto Longo, aperto a San Giovanni in Persiceto Bologna. Andiamo a conoscere meglio Roberto e capire quali sono state le motivazioni che lo hanno portato a mettersi in gioco con un progetto imprenditoriale nel mondo delle bici e qual è la sua storia.

1) Cosa facevi prima di aprire la tua attività?
Prima di aprire la mia attività, lavoravo in un’azienda che produce attrezzatura meccanica per movimento terra, leader nel settore, ed ero in controllo qualità.

2) Cosa ti ha spinto a lasciare questo lavoro per avviare la tua officina?
Ciò che mi ha spinto a lasciare il lavoro che facevo è stata la voglia di non passare il resto della mia vita all’interno di un’azienda, dove ero costretto a fare ciò che non mi piaceva e appassionava.

3) Perché hai deciso di lanciarti proprio sulle biciclette?
Ho deciso di lanciarmi propio sulle biciclette perché sin da piccolo nel mio garage mi divertivo a smontare e a rimontare quelle che già possedevo. E inoltre perché è una meccanica molto curiosa ed interessante a mio parere.

4) Come hai strutturato la tua nuova attività?
La mia attività l’ho struttura principalmente sulla riparazione, assistenza e vendita di city bike, poiché nel paese dove abito io c’è un usanza della bicicletta come mezzo di trasporto molto forte.
Come arredamento ho utilizzato un arredamento in stile industriale moderno interamente disegnato da me, e poi fatto realizzare da un fabbro.

5) Il lavoro che farai nella tua nuova officina che impronta avrà?
Il lavorò che farò nella mia nuova officina sarà improntato sull’assistenza e la riparazione di city bike, senza escludere bici da corsa e MTB nel caso si presentasse il bisogno di intervenirci sopra anche perché sono due rami che mi appassionano molto.

6) In che misura ti è servito frequentare il corso Masterclass di Bikeitalia?
Partecipare al corso Masterclass è stato di fondamentale importanza, perché mi ha dato modo di approfondire tutti gli argomenti riguardanti la bicicletta, dalla A alla Z, e non solo… perché avendo trattato anche la parte organizzativa per chi come me vuole aprire un’attività, è servito a far chiarezza su moltissimi punti fondamentali. Senza il Masterclass non mi sarei sentito pronto nell’avviare l’attività che ho ora!!  Assolutamente.

7) Quali sono le tue prospettive per il futuro, più o meno prossimo?
Le mie prospettive per il futuro sono quelle di appassionarmi ancora di più al lavoro che ho iniziato, iniziando tutte le mattine con il sorriso perché consapevole del fatto che faccio il lavoro più bello che si possa fare!

Se, come Roberto, volete aprire un vostro negozio di bici, noi di Bikeitalia abbiamo creato il corso Masterclass in meccanica ciclistica: si tratta di 7 giorni di lezione di cui 6 sulla meccanica e 1 specifico sul business. Dal 2015 abbiamo realizzato 20 corsi Masterclass e il 33% dei partecipanti ha avviato una sua attività entro i 6 mesi da corso. Scopri di più guardando il video:

Foto di; Francesco Longo

Articoloda; https://www.bikeitalia.it

Speed Demon contro “tutti”…..

Si è conclusa la settimana più veloce del 2019 sulla salina del Bonneville, causa le piogge dei primi giorni della speed week gli organizzatori hanno spostato le piste ogni notte in cerca di tracciati veloci e sicuri superando la prova in modo eccellente confermando l’ efficienza della S.C.T.A Nonostante le condizioni difficili l’ evento si è concluso e anche per questo 2019 abbiamo Piloti veloci che continuano a frantumare world records e personali.

Presente al via anche “Speed Demon “715” uno streamliner dorato e veloce noto alla salina di Bonneville, guidato dal velocissimo George Poteet. Sicuramente Pilota di grande esperienza conosce molto bene le insidie del sale e giovedì mattina nonostante pozze d’ acqua e croste instabili, si è “lanciato” con lo Speed Demon raggiungendo la velocità record di 369,533 mph per noi “591,252 Km/h” ripetendo per l’ ottava volta questo primato. Dal 1949 la rivista Hot Rod assegna al pilota più veloce della Speed Week il trofeo “Hot Rod Magazine Trophy” che Poteet ha condiviso con i Membri del suo team che si sono confermati eccezionalmente competenti ed efficienti.

Poteet si è congratulato con il presidente Mr. Bill Lattin e tutti i membri della S.C.T.A. per il grande lavoro e gli sforzi fatti per garantire lo svolgimento della Speed Week 2019 e torna nella sua Memphis con una nuova storia da raccontare perché……….

……….. Ci sono luoghi dove i sogni diventano Realtà.

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Foto da; Google.com

 

 

Volpe del deserto.…..

Il suo nome ricorda imprese belliche nel deserto Africano ma per questa Triumph la sabbia è quella della California, siamo a Santa Paula dove il maestro di classiche inglesi Mr. Hayden Roberts lavora nella sua officina la “Hello Engine”. Questo progetto ronzava nella mente di Roberts da qualche anno ma prevedeva rigorosamente l’utilizzo di componenti d’ annata e nessuna produzione moderna after market ed ora che tutti i tasselli erano disponibili Roberts si è chiuso in officina e quello che possiamo ammirare parla anni “50 e “60.

Presentata allo show Born Free 2019, questa “Volpe” è assemblata attorno ad un telaio Triumph TR6 del 1964 al quale Roberts ha portato qualche modifica che chiamerei “Desert Race” ovvero quelle modifiche che i piloti facevano per rinforzare e trovare una guida più agevole sui terreni accidentati dei deserti Californiani. Estese al forcellone, le modifiche di rinforzo si estendono anche agli ammortizzatori serie Girlings verde più robusti e lunghi degli originali, che assieme alle forcelle dalla forma anni 50 ma con accorgimenti “modded”, molle e boccole nuove hanno lo scopo di avere una guida più precisa nei lunghi traversi.

Questa ciclistica porta a terra la bella “Volpe” tramite due ruote prese in “prestito” da una BSA Goldstar del “60, scelta legata al fatto che la casa di Birmingham disponeva di ruote molto robuste rispetto alla concorrenza. Con pneumatici rari quanto la moto, un anteriore Avon Trials da 19 pollici si abbina al posteriore Avon Gripster da 18” che mostra tutta la forza nei minacciosi tacchetti, pronti per mordere la sabbia del deserto. Siamo arrivati al cuore della “Volpe” e la questione si fa seria, anno 1965, cilindrata 650 cc serie TR65, motore che di fatto in questa configurazione non è mai esistito. Roberts assembla il motore tagliando testate e saldando pezzi diversi senza perdere di vista la scelta dei componenti d’ annata che viene confermata della presenza di un magnete Lucas.

Sicuramente impresa non facile ma maledettamente affascinante quella di osare tanto, poco utilizzati anche per la difficoltà tecnica, il magnete Lucas prende posto nel motore con intento di starci per altri 50 anni perché come dice Roberts………. “Se funzionavano benissimo nei bombardieri lo faranno anche sulla motocicletta”. Le valvole Webco e i pistoni forgiati 10:1 si danno da fare e tramite i comandi Stelling e Camco la “Volpe” fa sentire la sua voce dagli scarichi liberi e sovrapposti Bud Ekins dei primi anni ’60. Con altri dettagli che potete scoprire nelle belle foto di Mr. Jesse Carmody,  la “Volpe” è prona per farsi ammirare e correre con quella patina old style che non si può riprodurre se non utilizzando pezzi autentici e affascinanti ….. proprio come la Volpe del deserto di Roberts.

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Foto di; Jesse Carmody http://jessecarmody.com/

Foto da; http://www.bikeexif.com