Monterey Class…….

Monterey Class, una disciplina che come spesso accade nasce da idee di “smanettoni” che senza troppe riflessioni inventano gare che si trasformano in vere e proprie Kulture, e la storia della “Monterey Class” non fa eccezione. California anni “70/“80, un gruppo di benzinai e meccanici iniziano a preparare motociclette che risultano un ibrido tra moto da competizione e stradali. Apparentemente una trasformazione semplice ma se entriamo nei progetti non è proprio così in quanto avere entrambi le caratteristiche implica soluzioni spesso geniali.

Da questa storia entra in scena il nostro personaggio; Jeff Duval fondatore di “Jets Forever” di Poole-Regno Unito www.jetsforever.com e lo fa con questo progetto che prevede una meccanica iconica come quella della Norton Commando Mk.IV-R.900. Come tutti i progetti della Jets Forever la qualità e la scelta dei componenti è impeccabile e questa Norton Monterey Class non fa eccezione. In oltre quarant’ anni di attività, i Duval sanno che la scelta dei partners per questi progetti è fondamentale e mentre vediamo la Norton scopriamo i loro nomi.

La Norton è stata progettata da Jeff in ogni dettaglio che è stato pensato, progettato e realizzato a partire dal telaio. Costruito a disegno con geometrie molto singolari, il telaio è stato realizzato da John Parry di Cobra Frames. Utilizzando tubo da 7/8 in “Chromoly”, prevede un allungamento di 5 pollici e un rake “inclinazione del canotto” a 37° gradi attribuendogli il fascino Monterey Class. Incastonato come un “Cartier Trinity”, il motore ha ricevuto da Pete Lovell cure speciali compreso un bilanciamento preciso di albero e bielle alleggerite con precisione nel’ ordine del grammo. Il bel cambio separato riassemblato da John Parry completa la meccanica, lucidatura e cromatura ovunque possibile, eseguita da Russel Jones di Silvabronz rendono diamante il pregiato alluminio. E con muscolosi carburatori Amal Mk2 Concentrics, il Norton può finalmente farsi sentire.

Ovviamente con un telaio da competizione e un motore potente, le raccomandazioni alla guida di Piloti esperti è d’ obbligo e nonostante la parte carrozzeria elegante la motocicletta “legale su strada” ha un carattere Race molto spinto, per gestire la guida Jeff si è affidato ad una ciclistica di alto pregio. Forcella anteriore Ceriani da 35 mm e Shox posteriore da competizione CR Suspension Kft, collegano il telaio ai pregiati cerchioni Californiani a firma Ally Wire da 21″ e 18″ anodizzati con raggi S/S della Apollo Wheels di Los Angeles. Per fermare questo rocket si affida il duro lavoro a freni Beringer da competizione completi con dischi flottanti Swedish Racing ISR 13.5 e 11.5.

A questo punto arriva la difficile decisione di come vestire di vernice la special Inglese, Jeff condivide la scelta con Tom, Steve, Sammy e Mandy di Image Custom Design Camberley UK. La scelta è caduta su un classico nero Norton impreziosito con l’ oro che proprio negli anni “70/”80 arricchiva le moto inglesi che spesso indossavano il brillante “British Racing Green”. Se siete interessati a questa special Norton Monterey Class, contattate Jeff e……… casco bel allacciato e luci accese, è street legal.

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Foto e info da;  Jeff, Stephen Clark – www.jetsforever.com

“Il Recupero” di Brown & Brown ………

Fondato nel 2010 da Andrew e Kate Brown, lo studio di architettura Brown & Brown ha sede nell’Aberdeenshire – Scozia, ma le loro attività prevedono progetti in tutto il Regno Unito. Uno studio di architetti relativamente giovane ma con progetti e concetti di fare architettura responsabile che piace molto a noi del Bears Garage. Già dal 2016 lo studio ha ricevuto riconoscimenti importanti e la lista lunga finisce in termini di tempo con il Premio Aberdeen Society of Architects 2022.

Il progetto “The Arbor House” di Aberdeen, una zona protetta sita sulla costa Est della Scozia, nasce sulle rovine di una cascina fatiscente che appariva in condizioni di abbandono. Una condizione di grande incognita perché è come avere una tela banca e centinaia di colori sul tavolo da utilizzare. Lo studio Brown & Brown ha le idee molto chiare sul come riutilizzare il prezioso materiale della cascina, inizia così una grande e fisica attività di separazione materiale. Le preziose pietre in sasso secolari vengono separate dalle malte ormai inerti e prive di caratteristiche costruttive. Le preziose pietre verranno utilizzate interamente per il muro di cinta e per alcune pareti intermedie e perimetrali della casa, un modo per riporre nell’area volumi e materiali che da sempre riempivano quel sito.

Un perimetro regolare e tagliente determina la proprietà e protegge il bel giardino composto da prati, terrazzi e alberi di buon fusto, il verde incornicia la casa inserita nel contesto. I nuovi materiali arrivati in aiuto di questa costruzione sono; pietra recuperata o conservata e cemento marcato, listelli di legno trattato e vetrate scorrevoli che portano gli abitanti a vivere il parco da ogni ambiente.

I tagli della casa all’ esterno e i grandi spazi ricavati e arredati in modo minimale rendono questo progetto a tratti museale, una possibilità di vivere spazi luminosi avvolti dal verde e senza fronzoli. Una sorta di labirinto luminoso e dalle vie certe che rendono affascinante i volumi per via della luce che ad ogni ora cambia e che con impatto delle vetrate colorano l’interno della casa ammirabile dalle belle fotografie di Mr. Jim Stephenson.

Vi state chiedendo perché ho presentato questo progetto?… si un bel progetto ma il collegamento con il Bears Garage, con il nostro paese “Italia”? …. La risposta la trovate proprio al centro nel nostro bel paese dove miliardi di tonnellate di detriti generati da incuria e movimenti tellurici vengono ignorati, abbandonati e peggio disprezzati. Poche settimane fa attraversando quel territorio mi chiedevo come mai non si veda mai un’opportunità all’interno delle difficoltà. E’ un grande limite dell’uomo ma non dei grandi Architetti. Spero che il nostro materiale venga presto utilizzato per progetti come questo, murando una volta per tutte tra le pietre tutte le speculazioni……

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Informazioni da; https://www.brownandbrown.studio/

Foto di; Jim Stephenson – https://clickclickjim.com/