Foto da; Bear’s Garage
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Caffè Taiwanese 1200 S …
Esce dall’ officina di Roug Crafts questo Caffè Expresso con meccanica 1200 S e si aggiunge alle creazioni del talentuoso Kusomizer Taiwanese Winston Yeh. Notato a Verona nel 2015 dove Winston presentava una special di livello incredibile seppur in uno stand che non le dava giustizia, per noi del Bear’s Garage amanti delle meccaniche ben fatte e i dettagli da scoprire ad ogni batter ciglia, quello spazio diventò in un attimo un “altare” da visitare più volte per ammirare fino in fondo e condividere con il Timido ma educatissimo Winston il suo lavoro. Generoso ci ha lasciato una serie di Stikers che ancora oggi sfoggiano sui nostri PC. Da allora molte moto e tanti riconoscimenti per lui non ultimo questo progetto su base Ducati Monster.
Il cliente si presenta all’ officina Roug con un Ducati Monster 1200 S del 2014 lasciando praticamente carta bianca a Yeh. La passione di Winston per le Caffè Race è cosa nota e il pensiero che nessuna Ducati moderna rappresenta quello stile le da il “La” per il progetto. Il lavoro ha come obbiettivo un vestito nuovo per la Caffè 1200 che prevede poche trasformazioni al muscoloso motore ma molto stile tra anteriore e posteriore. Iniziando dalla carena tonda e bassa collegata alla linea del serbatoio e rende minacciosa la motocicletta si finisce con una coda molto minimale in stile GP anni “70 supportata da un “telaietto” tanto sottile quanto solido ancorato al traliccio superiore del Monster rimasto stock come mamma Ducati lo ha fatto.
Inutile dire che tutte queste linee sono state realizzate a mano e nel materiale preferito da Winston l’ alluminio e che un color blu-grigio satinato rende questo Caffè minaccioso come un Bombardiere della luftwaffe compreso quel decoro grecato in argento che tanto fa “Gradi sul Campo……… anzi sul’ Asfalto”. Una fila di led bianchi incastonata nella carena e un fanalino tondo al posteriore stile Bol d’Or rendono “omologata” questa creatura alla quale manca solo la targa “non montata per il servizio fotografico”.
Per la parte meccanica e ciclistica le modifiche sono modeste e tutto il lavoro viene svolto ricercando soluzioni stilistiche e “trucchi”-“per cambiare senza cambiare”. Le forcelle anteriori Ohlins da 48 mm vengono verniciate e quasi scompaiono mentre imprigionano il parafango anteriore, due pinze di Performance Parts hanno l’ impegno di arrestare il Caffè 1200 che corre veloce su due cerchi disegnati da Winston e realizzati della Wukawa Industry con coperture Pirelli Phantom Sport. Con corona e pignone rigido e frizione antisaltellamento STM, il Caffè 1200 fa sentire la sua voce attraverso due scarichi in acciaio Inox realizzati dal taiwanese Banei Racing su disegno dello stesso Yeh.
Alcuni inserti in carbonio inseriti tra la meccanica e il cruscotto urlano che questo Caffè 1200 è attuale nel design come nei materiali e che anche una terra a noi lontana come Taiwan, vive la cultura di Borgo Panigale e rivaluta la meccanica tricolore come pochi in patria, complimenti allo staff Rough Crafts, ai Partners della stessa e in particolare al talento di Winston Yeh.
Bear”34
Foto di; JL Photography
Foto da; www.bikexife.com
Grazie Kerry Hill !!………..
Kerry Hill, 1943-2018
In vacanza col Viking……
In questo momento dove molti di voi sono in vacanza o si apprestano a partire, un piccolo post su un mezzo Cool destinato a questo appuntamento. Tutto il progetto realizzato dal’ architetto Will Winkelman di Portland, “gira” su una meccanica Chevrolet Viking del “59 precedentemente utilizzato come scuolabus. Il cliente ha le idee chiare e vuole un mezzo dal DNA classico, un carattere raffinato in stile anni “60 “probabilmente i preferiti dal cliente di Will”. Un mezzo con il quale inoltrarsi nella natura per gite e vacanze al’ insegna del relax da condividere e ricordare.
Dopo un restauro accurato della struttura esterna che sentiva le miglia degli anni, il Viking lascia lo squallido bicolore a vantaggio di un meraviglioso color verde menta satinato, che senza fronzoli cromati avvolge le curve del Chevrolet ora pronto per ricevere l’ allestimento interno. Dopo aver inserito impianti idraulici, elettrici e sonori lo space viene rivestito con un luminoso colo beige, e un pavimento in pino recuperato che si fonde con gli arredi disegnati e realizzati da Will in quercia bianca. Sembra di entrare in una camera di hotel anni “60 e anche se l’ impatto appare un po’ kitsch basta poco per apprezzare gli arredi e i dettagli come le lampade, i tessuti e i metalli “supporti tende e rubinetti”.
Le varie possibilità dei divani che si trasformano in letti per gli ospiti, sono state studiate e realizzate da un noto costruttore di imbarcazione che contattato da Will ha mantenuto elegante e funzionale lo spazio dei “villeggianti”. Con una meccanica fatta a nuovo e relativi rinforzi del telaio, questo Chevrolet Viking realizzato nel 2012 dopo 6 anni è pronto per fare il giro del mondo …… chiaramente è sempre una questione di tempo e di ferie.
Buona vacanza a tutti dal Bear’s Garage.
Bear”34
Foto dal web; Google.com
Good Luck !!!……………..
Quindi ??……….
Free Time………………
Fox eyes……….
Arriva “Radio Bivacco”……..
Amici del Bear’s Garage ben trovati, proprio mentre alcuni di voi stanno organizzando il Viaggio dell’ anno e altri sono di ritorno, vi comunico che una nuova rubrica ci farà compagnia in questo nostro spazio e lo farà con notizie Da-Radio Bivacco a partire da oggi. Sì….. il Blog come sapete è uno spazio dove chi si sente del Bear’s Garage può vedere, leggere e condivide quello che abbiamo in mente e per viaggiare la mente assieme al sapere diventano componenti fondamentali. Per questo l’ Amico Rad Sherpa ci racconterà storie di Viaggi e Sabbia quando la sera dal “Bivacco” riposa e ci racconta delle giornate che………………………………
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Foto da; Google.it
Da Radio-Bivacco “1
DESIDERIO DI DESERTO
Sullo scaffale di quella libreria nella quale mi ero abbandonato a perdere la cognizione del tempo, come ho sempre amato fare, quell’uomo in sella al suo dromedario mi fissava dall’alto di quella duna immerso in quel cielo blu. Perfetta sintesi di eleganza e vita selvaggia.
Quel libro catturò la mia attenzione in un lampo. Quell’immagine mi rapì subito e quando lessi il titolo capì che certi incontri non sono mai casuali: “Desiderio di deserto”. In quel momento nessun altro testo avrebbe potuto riassumere meglio il mio stato d’animo. Alain Laurent, saggista avventuriero innamorato del deserto, in questo libro ripercorre i paesaggi e le meraviglie naturali del “deserto dei deserti”: il Sahara.
Questo francese che immagino un tipo un pò sopra le righe, di mestiere sarebbe filosofo, ma non fa tante chiacchiere quando si tratta di esplorare deserti, visto che ha viaggiato a lungo per quasi tutti i deserti del mondo. Il vecchio Alain mi ha accompagnato verso le dune più lontane, consacrando la mia attrazione verso l’oceano di sabbia, che sin da bambino sognavo seguendo le avventure dei grandi rally-raid in terra africana. Un francese dicevamo…beh avremo modo di parlare spesso di francesi in questa rubrica…si ragazzi il deserto è cosa loro, mettiamoci l’anima in pace! Hanno guidato per decenni il mondo occidentale alla scoperta dell’Africa e dei suoi deserti…. Molti personaggi che hanno segnato l’epoca moderna delle avventure nel deserto sono francesi. Mi riferisco ovviamente ai grandi della Paris Dakar ma non solo.
Molto prima che il grande Thierry Sabine ci regalasse il grande sogno della Dakar, altri suoi connazionali avevano iniziato a cimentarsi in imprese folli con mezzi altrettanto folli tra le terre e le sabbie africane. Ritorneremo sull’argomento non appena le mie ossa avranno smesso di scricchiolare nel sacco a pelo…..è ora di dormire. Al fuoco pensateci voi e buona strada dovunque stiate andando.
Al prossimo bivacco
Rad Sherpa