Foto da; Maeva.tumblr.com
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Star Engines……….
La WLA del Nord……….
Arriva dal Nord Europa “Danimarca” questa WLA del 1942 ed è l’ ultimo lavoro di Mr.James di Jamesville, Inglese di origine che da dieci anni si occupa di “vecchie” Harley alle quali dedica le cure necessarie per mantenerle in vita. Responsabile di qualche splendida produzione speciale è diventato il riferimento per molti cultori delle flat head “teste piatte” di Milwaukee.
Ri-Costruita per un cliente di Copenaghen, la WLA è giunta in officina smontata e in alcune casse di legno presentando la patina degli anni e miglia percorse. James certo non si impressiona e si mette subito al lavoro, telaio, motore, sospensioni tutto viene smontato pezzo per pezzo e il progetto prosegue con obbiettivo di realizzare una WLA snella ed evocativa verso le vecchie Race.
Il motore conteneva una serie di ingranaggi e manovellismi bloccati che sono stati liberati e sostituiti se necessario affinché potesse girare regolare come fu per la prima accensione del “42. Il telaio mantenuto stock nelle geometrie è stata la base sulla quale montare la meccanica originale e tutte le parti speciali che James ha realizzato per questo progetto. Mozzi originali sui quali sono stati raggiati nuovi canali da 18” gommati Shinko Classic, carter della primaria e forcelle sembrano appena usciti dalla factory mentre le parti di carrozzeria vengono sostituite con nuove produzioni modificate da James a misura del progetto.
Il parafango posteriore da Cooper Smithing Co. viene adattato e verniciato di un rosso che pare smaltato e i due semi serbatoi completano la parte carrozzeria integrando il resto dei colori che urlano “Born in USA”…….. con finiture non esasperate, gli accessori della meccanica mostrano i metalli nobili dei quali è composta la WLA, alluminio, ghisa per i gruppi termici e tanto acciaio mantengono l’ anima anni “40 al mezzo, anche se qualche dettaglio Hi-Tech come la batteria nascosta rendono questa HD affidabile nelle accensioni e nelle gite fuori porta che il fortunato proprietario potrà effettuare stringendo il manubrio che pare originale ma ……. è un’ altra chicca di James.
Con foto e contenuti da Bikexife http://www.bikeexif.com/………
Vi lascio scoprire i dettagli che a me ….. sono sfuggiti.
Bear”34
Adorable Bull Dog……..
“The blues is alive and well”……..
Parte da Lettsworth 81 anni fa il fantastico Blues di Buddy Guy, Artista inossidabile che a sorpresa ha regalato a noi amanti del Blues questo album che è una chiamata di Amici e musicisti esclusivi tanto quanto lo stesso Buddy. Il nuovo album “The blues is alive and well”-“Il Blues è Vivo e Vegeto” è un canto alla sua persona, alla sua storia e con gli Amici Keith Richards, Mick Jagger, Jeff Beck e James Bay sigilla un legame con chi come lui ha “contaminato” migliaia di persone in tutto il mondo facendo conoscere quel Blues nato tra i fiumi del delta “Mississippi e Red River proprio vicino la sua Lettsworth.
Con 15 brani, questo album passa dalle storia d’ amore classiche del Blues agli “appuntamenti” della vita compreso la morte che per Buddy risulta un impegno da raggiungere con il sorriso sul viso come è stata tutta la sua vita da Artista. Inutile dire che ha suonato con tutti i grandi del Blues e in tutto il mondo, carismatico sul palco di “Crossroads Guitar Festival” e unico al fianco del mitico Muddy Waters, Buddy per questo progetto vuole alla batteria Tom Hambridge, al basso Willie Weeks alla chitarra Rob McNelley e alle tastiere Kevin McKendree. Un album vecchio stile con 15 brani senza forzature, come chiede il buon Blues senza effetti speciali e come mi ha insegnato l’ Amico Beps…… Con “poche” cose fatte bene.
Credo che la cosa migliore sia ascoltarlo e quindi…… smetto di annoiarvi e vi auguro Buon Ascolto !!
Bear”34
Brano e video da; YouTube.com
La festa Hawaiana …………..
American Brother US Car Club
“…………Siamo un gruppo di Amici proprietari di US Car, con tanta voglia di stare insieme divertendosi e condividendo la nostra passione”…..
Così dice il “biglietto da visita” che presenta nelle varie web page gli American Brothers US Car. Vorrei aggiungere che sono tanto di più, Amici veri appassionati di auto a stelle e strisce ok ma anche con tanto rispetto e senso di civiltà che spesso vediamo calpestato in certi ambienti.
Tranquilli non è l’ innesco di una polemica, ci mancherebbe è solo che ……..alla mia età e tanti chilometri percorsi con il fido “Fratellone” Santino abbiamo vissuto e conosciuto tante persone e questi ……… sono Amici speciali capitanati dal Presidente Gian Luca Ricci sempre disponibile e in sintonia con il Mito del gruppo “anche se lui non vuole che lo dica” Carlo Faziani. Quet’ultimo Amante e Cultore di quel mondo USA che respira da decenni compreso una carriera da sportivo con cap NY nel cuore.
Parlando della festa Hawaiana che gli American Brothers organizzano ogni anno, possiamo dire che per questo 2018 il successo è stato grande con tante automobili, tante persone e tanto buon cibo proposto da una cucina efficiente con Tortelloni e Tagliatelle Ok oltre che DOC. Un sole e un clima fantastico hanno fatto brillare le protagoniste a quattro ruote del Club ospitante ma anche degli Amici come sulla West Coast con momenti di confronto a alto numero di ottani e cavalli vapore per fortuna fortemente chiusi dentro i cofani della collaudata festa tranquilla e per tutti.
Una linea di Mustang delle due epoche hanno fatto bella figura di se con proprietari amorevoli che le hanno riempite di coccole e lucidature fino al’ ultimo momento per non sfigurare al fianco delle moderne e minacciose Muscle-Car d’ annata presenti. Tra Pick-Up anni 50 al fianco di moderni Utility che ispirano al viaggio Americano, nemmeno l’ esercito è mancato alla festa Hawaiana 2018 ed ecco che ………… “La 10^ Divisione del’ 86 RGT” ha vigilato con una splendida Willys Jeep M38 “Military Police” il suggestivo momento delle premiazioni avvenuto dopo il consueto concerto Rock.n Roll.
Un grazie a tutti i membri che ho conosciuto sabato alla festa e complimenti a i più giovani che ho visto motivati e impegnati in tutto quello che facevano. Coltivate questo gruppo perché vi darà tante soddisfazione e soprattutto tante emozioni.
Buon Viaggio ! Bear”34
Foto di; Bear”34
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Le Phantom di Dirk…………..
Il “Mondo” del custom si era appena “ripreso” dalla meraviglia White Phantom che il talentuoso Tedesco Dirk Oehlerking ha presentato la Black Phantom. Nata come una sfida, lanciata da Ola Stenegàrd, C Pingitzer e R. Stocker che sostenevano fosse impossibile eguagliare la White Phantom, hanno provocato colui che ama le sfide e Dirk non perde occasione per realizzare la seconda faccia della “medaglia” serie Phantom.
Forte di un magazzino ricambi d’ annata per bicilindriche Bavaresi periodo 1950//1980, Dirk rende questa special interamente BMW Parts. Partendo da un telaio da R75 praticamente stock, lo “Stilista” Tedesco si è concentrato sulla scelta dei componenti da utilizzare e sul vestito in alluminio di 2 mm che ha sapientemente “Cucito” attorno alla meccanica avvolgendo anche la ruota posteriore “a differenza della White” con una linea elegante e sinuosa.
La scelta del motore cade su un R75 collegato ad una trasmissione R80/7, e il gruppo alimentazione prevede gli affidabili Bing 52 “nascosti” interamente al vestito nero della Phantom e in posizione lontana dalla solita visibilmente intuibile seguendo i lunghi collettori cromati home made. Con forcelle prelevate da altra R75/7, la messa a terra è affidata a ruote da 21” pollici all’ anteriore e 18” pollici al posteriore. Per fermare tutto questo fascino non occorrono esitazioni e Dirk piazza un avantreno da R100RS con la relativa coppia di dischi stock.
La carrozzeria permette la visione di poche parti motore ma nel frontale la vista del blocco Bavarese nero opaco, viene impreziosita da due prese d’ aria inferiori che tanto ricordano la griglia della Roadster 328 di fine anni “30. Gli scarichi lunghi con silenziatori Hoske illudono la lunghezza del passo della piccola R75 sormontati solo dai comandi pedale in alluminio lucidato, sobri e affascinanti come il resto dei dettagli.
Le tabelle apribili commemorative dell’ evento W&W giunto alla settima edizione, sono prezioso porta attrezzi e vano serbatoio che “gode” di una pompa elettrica per mandare il nettare ad alto contenuto di ottani ai fratelli Bing. L’ aspirazione si fa notare timidamente sopra i cilindri ma sicuramente svolge il suo lavoro per l’ affidabile bicilindrico. Con una strumentazione MMB posta al centro del vestito, il manubrio è come una lama tra le mani e una piccola visiera gialla da occhiali race sormonta un affascinante fanale anteriore mentre al posteriore una lucciola rossa mette fine al lavoro sensuale di Dirk.
Presentata al Wheels and Waves di Biarritz, la Black Phantom ha scatenato molto stupore e ora la domanda è…………………. Cosa ha in mente Dirk ?
Non mi resta che complimentarmi con lui per questo lavoro ed aspettare con pazienza…….
Bear”34
Info e foto da; www.bikeexif.com
Foto di; Ben Ott; www.benott.de
Paradise Road “Kulture”……..
Il Regista George Lucas non avrebbe mai potuto immaginare che una volata tra “Johon Milner e Bob Falfa” inserita nel finale dei Movie “American Graffiti” potesse fare tante vittime “Kulturali” negli anni. Perché Io come l’ Amico Nipponico Junichi Shimodaira siamo “vittime” di quello che è ritenuto uno dei migliori cento film USA di sempre “esattamente al 70° posto”.
Ma parliamo un po’ dell’ Amico Junichi che nella cittadina di Nagoya Jp ha aperto nel 1987 una “mecca” a stelle e strisce ove trovare Memorabilia, Modellini, Cartelli, Accessori, Motori, Forcelle, e tutto quel che serve per realizzare “Quello che avete in mente” ….. E si…. Perché anche se a 10.762 chilometri dal Bear’s Garage nella contea Giapponese i progetti hanno la stessa parola chiave “Passione” che Junichi ha mostrato al mondo già dal 2003 quando al Yokohama Hot Rod presentò vincendo il Besto of Show la Rod Riquez realizzata su base Ford Tudor del 1930.
Galvanizzato dal successo di Yokohama, Junichi decide di iscrivere la Rod Riquez ulteriormente modificata al Grand National Roadster Show del 2005 e in seguito al Cruisin ‘Nationals a Paso Robles. Inutile ricordare il successo replicato in terra Californiana dopo il primo ottenuto in Home Moon Eyes, ma questa volta una persona ha cambiato le sorti della Rod Riquez,…..entra in scena Mr. Chuck Schauwecker di Carson California, che fatta una proposta a Junichi acquista la Ford che ora splendida come dieci anni fa si gode il sole della California.
Ma in Paradise Road le menti non riposano mai e una volta raccolto forze e componenti ecco una nuova Hot Rod Show di gran livello uscire dal’ officina di Nagoya. Parliamo della fantastica Galaxian realizzata su “base” Ford del 1927 che credo si possa definire senza dubbio la Hot Rod Show più Sexy degli ultimi vent’ anni, “non me ne vogliano i Maestri degli altri progetti”. Base modello T e motore 348 “Fuggito” dal vano di un’ Impala del “59 formano la meccanica della Galaxyan ove il cromo fa da riflettore alla star a quattro ruote. Con una verniciatura che sembra arrivare da un’ altra galassia, la Galaxyan si fa apprezzare anche per tutte quelle forme asimmetriche che catturano in ogni angolo gli occhi brillanti dei fortunati ospiti dello shop. Cruscotto, Volante, Comandi tutto su misura realizzato dopo decine di disegni realizzati da Junichi che continua a sorridere ai suoi ospiti confermando un talento immenso mixato ad un’ umiltà che rende tutto ancor più speciale. Con cerchioni d’ annata e copertoni old style la Galaxyan si lascia fotografare per il servizio di Fuel-Tank da Mr. Luke Ray che spera vivamente di tornare in Paradise Road magari per fotografare la prossima opera d’ arte di Junichi.
Adesso lascio a voi il piacere di scoprire nuovi dettagli su questa Hot Rod !!
Buona caccia !!
Bear”34
Foto da; http://fueltank.cc/
Foto di; Luke Ray